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Brocchi a Matri: “Devi rappresentare un popolo e dare il 100%. Così i laziali ti apprezzeranno”

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Il nuovo acquisto della Lazio Alessandro Matri è il tema caldo in casa Lazio, tra chi è contento del suo arrivo e chi invece avrebbe preferito altro. Tra i suoi estimatori c’è un ex laziale, Christian Brocchi che al Corriere dello Sport si è detto soddisfatto dell’arrivo in biancoceleste dell’ex Milan: “All’inizio dell’estate gli avevano detto che sarebbe servito al Milan, ha rifiutato offerte importanti. Anche la Lazio aveva fatto un sondaggio. Alessandro non aveva detto no, ma c’era la volontà di restare al Milan. Le cose sono cambiate, s’è riproposta la Lazio, l’ha presa al volo, perché era la soluzione migliore, la più giusta. Siamo legati da una profonda amicizia, negli anni ha sempre parlato con me, lo conosco da quando era un ragazzo della Primavera. Tante volte in passato abbiamo parlato della Lazio e anche adesso. Se hai una persona vicina che ti viene a dire che è la soluzione migliore e quanto si sta bene a Roma forse è più facile scegliere. Ho un legame ancora forte con la Lazio, lo trasmetto anche mentre parlo”.

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Un’amicizia nata ai tempi del Milan: “Giocava nella Primavera allenata da Franco Baresi, venne a fare un allenamento in prima squadra. Io un po’ sono fatto così. Capto, annuso, capisco se uno è un bravo ragazzo, umile. Quel giorno avevo notato un insieme di cose in Alessandro, era solo un allenamento, poi ci siamo conosciuti, lo apprezzavo in campo e fuori, l’ho preso in simpatia, lo seguivo. Quando non partiva titolare, il lunedì sulla lavagna della Primavera scrivevo “Bomber Matri deve sempre giocare”. E quando segnava scrivevo: “Anche oggi bomber l’ha messa dentro”. Era ancora un ragazzo, diventai un suo punto di riferimento, mi chiedeva consigli. Capitò anche quando andò in prestito al Prato e poi al Lumezzane, dove avevo giocato anch’io. Ricordo che mi chiamarono i dirigenti per chiedermi un parere su Alessandro. Le prime scelte, quando esci dalla Primavera, sono le più importanti. È nata questa amicizia, ero una sorta di fratello maggiore. Al Cagliari fece benissimo e venne preso dalla Juve. Nelle grandi squadre non è semplice. Alla prima stagione bianconera è stato capocannoniere, ma poi non ha avuto il giusto risalto, è stato scavalcato da altri, vivendo un periodo di alti e bassi. A livello mediatico non è mai stato spinto, può incidere. È un ragazzo umile, non stanza un fidanzamento importante con Federica Nargi, ha affrontato il gossip nella maniera più serena possibile vivendo semplicemente il suo amore. Li conosco bene, sono sempre stati tranquilli. Dopo è tornato al Milan e ha vissuto una parentesi sfortunata, venne pagato tanto, tutti si aspettavano segnasse un gol dietro l’altro, il Milan era in grande difficoltà. Alessandro non poteva risolvere e ha ripreso a girare. Ma dove è stato ha fatto bene, come al Genoa l’anno scorso prima di far vincere la Coppa Italia alla Juve segnando dei gol decisivi a Firenze in semifinale e alla Lazio in finale. Eppure davanti aveva attaccanti importanti come Tevez e Morata”.

Brocchi rivela che il club capitolino aveva cercato l’attaccante italiano già anni fa: La Lazio per tanti anni è stata vicina a Matri, anche quando andò alla Juve nel 2011 si era aperta una trattativa. C’è sempre stata stima da parte della società. Tare lo voleva, non si è mai riusciti a prenderlo sino a pochi giorni fa. Spero possa essere per Alessandro e per tutti l’operazione giusta. Per caratteristiche è quello che serve. Matri lavora molto per la squadra, non è solo un finalizzatore, attacca la profondità, non gioca da solo. Quando un tecnico come Pioli chiede determinati movimenti, avere un attaccante che riesci a farli si trasforma in un valore aggiunto”. Sul campionato l’ex mediano milanese ha detto: “Prevedo un campionato difficile, il livello si è alzato. Non ci saranno una o due squadre che ammazzeranno la lotta per il titolo. Milan e Lazio possono essere da Champions come altre squadre. L’equilibrio farà si che verrà premiata chi avrà maggiore continuità e la voglia di arrivare”.

Brocchi ha vestito la casacca biancoceleste per 5 anni e quindi può consigliare il suo amici:Come prima cosa gli ho detto: “non pensare di dover segnare, pensa solo a rappresentare un popolo che ha bisogno di sentirsi rappresentato. Dai il 100 per cento in ogni partita, anche se non farai gol, verrai apprezzato dai laziali. I tifosi troveranno un ragazzo con la voglia di far bene e di togliersi grandi soddisfazioni. Va tutelato e aiutato. Spero possano prenderlo come sanno fare in simpatia, spronandolo. Dovesse iniziare bene e sentendosi apprezzato, potrebbe togliersi grandi soddisfazioni. La fiducia è troppo importante per qualsiasi squadra e qualsiasi giocatore”. L’ex centrocampista biancoceleste poi parla di un altro suo amico, Stefano Mauri: “Si conoscono da tanti anni, non da ora. Ci sono amicizie in comune cresciute nel corso degli anni. E poi la fidanzata Federica è di Roma. Lo aiuterà. L’intelligenza di Stefano consiste nel sapere giocare in verticale, dando la palla giusta per l’attaccante. Matri è molto bravo a scattare in profondità, ha bisogno di uno vicino che lo sappia lanciare. Alla Juve lo serviva Pirlo, ora Mauri gli potrebbe dare una bella mano”. Chiosa finale con un sogno nel cassetto: “E ‘il mio obiettivo. Essere allenatori del settore giovanile è diverso. Qui imparare e crescere è più importante che vincere uno scudetto, portare tanti giocatori in prima squadra è l’obiettivo, spero di poter andare in categoria superiore con una conoscenza importante. Sarebbe un sogno allenare la Lazio. Perchè un sogno si avveri bisogna avere la pazienza giusta e crescere. Se un giorno dovesse presentarsi l’occasione, sarebbe l’ennesimo sogno della mia vita che si realizza”.

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