Ci crede Stefano Pioli, e ora deve infondere questa fiducia, insieme a tanta energia fisica e mentale, anche nei suoi ragazzi. Si, perché al rientro dalla sosta la truppa biancoceleste sarà attesa da un vero e proprio tour de force. 7 partite in 21 giorni, una media di una ogni tre giorni, e tra trasferte, impossibilità di allenarsi a Formello e di recuperare a pieno dai guai fisici, state sicuri che i problemi non mancheranno. Si parte domenica con l’Udinese e non sarà certo semplice, visto che il tecnico laziale, oltre a quella psicologica, dovrà occuparsi anche della parte tecnica e, complici le assenze di due pilastri come Klose e Biglia, dovrà inserire i nuovi acquisti finora rimasti ai margini. Inoltre il recupero di Djordjevic non è sicuro e anche su Marchetti non ci si sbilancia visto che il portiere non si allena da circa 3 settimane. Tuttavia stavolta non ci saranno alternative alla vittoria. Come pure nella successiva trasferta europea a Dnipro, il 16 settembre, che rappresenterà la prima di Pioli nei gironi di Europa League. Domenica 20 poi tutti al San Paolo per la sfida al Napoli, seguita mercoledì 23 dal turno infrasettimanale casalingo con il Genoa e domenica 27 dalla trasferta di Verona con l’Hellas. Per concludere infine due incontri casalinghi, con il Saint Etienne il 1 ottobre e con il Frosinone il 4. Si giocherà dunque ogni tre giorni e ci sarà spazio per tutti. Tranne che per la delusione.
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