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EUROPA LEAGUE – Le Monde: “Fasciste le maglie della Lazio”. La Società risponde

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Attacco senza senso del giornale francese Le Monde alla Lazio definendo la nuova maglia da trasferta per l’Europa League un riedizione delle cosiddette “camice nere” del ventennio fascista. Un pezzo delirante quello dei francesi scritto dal giornalista Abel Mestre, che abitualmente segue il Front National di Marine Le Pen“Rimpiangere a Paolo di Canio di non poterla indossare”. Il nero però è un colore che usano anche la Juve ed il PSG: “è la grande tendenza della stagione calcistica 2015-2016. Ma la Lazio, ha una pessima reputazione per i suoi tifosi neofascisti in Curva nord che si sono distinti più volte con slogan nostalgici degli anni ’30 e versi delle scimmie. Da Di Canio al saluto romano di Stefan Radu, braccio teso davanti alla curva Nord dopo una partita con il Napoli, rispetto alla Juve ed al PSG la situazione è diversa, la scelta dell’abbigliamento laziale ricorda questo passato problematico“.  Non solo Le Monde addirittura la redazione di Les cahiers du football, ex rivista cartacea, ora pubblicata soltanto su Internet: Simpatico: la Lazio lancia la maglia Terzo Reich”.

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RISPOSTA – “Resto basito nel leggere ciò che ha scritto Le Monde – la risposta del Responsabile Marketing della Lazio Marco Canigiani a Repubblica.it- utilizzare il colore nero era l’unico modo che avevamo per impiegare anche in Europa la maglia bandiera, perché la norma Uefa ci permetteva di realizzare un disegno del genere solo con la formula tono su tono. Avremmo giocato volentieri con la maglia con l’aquila stilizzata dell’anno scorso in campionato, ma non era possibile in quanto a livello europeo viene considerato logo e avrebbe sforato le misure standard consentite. Tra l’altro, tra i vari precedenti c’è anche quello del Paris Saint-Germain di qualche anno fa, cui è stata bocciata una maglia in cui si vedeva in modo troppo evidente la Tour Eiffel. Ripeto, l’unica possibilità che avevamo era la formula tono su tono, oltretutto con una differenza di gradazione dei colori molto bassa. Abbiamo fatto molte prove nel corso degli ultimi tre mesi, fino a quando la Uefa non ci ha dato l’ok definitivo. Il colore doveva essere necessariamente scuro, in quanto la prima maglia è celeste e la seconda bianca. Non è che avessimo molte alternative”.

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