Un anno iniziato nel peggiore dei modi, con tre punti nelle prime giornate di campionato, finito poi in festa in un San Paolo ammutolito. Non si può gettare al vento, almeno in parte, un anno così. Emozioni su emozioni, arrabbiature, rimpianti, gioie e vittorie incredibili. Bastava fare qualche punto in più per arrivare secondi ed evitare un rischiosissimo preliminare? Vero. Come vero è però che un terzo posto conquistato con quelle aspettative e in quel modo, vale forse uno scudetto. Ora siamo giunti ad appena 48 ore dal verdetto finale: Champions o Europa League?. L’obiettivo era entrare in Europa, raggiunto. Certo che però l’appetito vien mangiando, e allora…sarebbe davvero un peccato non entrare in Europa dalla porta principale. Ma siamo qui, e allora giochiamocela senza paura. Consci della nostra forza, rispettosi degli avversari, ma affamati e con la voglia di calcare palcoscenici che ci competono ma che, da troppo tempo, non frequentiamo. Non centrare la qualificazione sarebbe sicuramente pericoloso. Testa, fisico e…portafoglio ne risentirebbero abbondantemente. Ma mercato o non mercato, questa Lazio merita di disputare la più importante competizione europea perché l’anno scorso ci ha emozionato. Vincendo dove era difficilissimo vincere, rinascendo quando tutti la davano per morta e poi…poi tornare da Napoli e trovare un popolo in festa, per loro, ad aspettarli. Perché lo meritavano, come meritano di giocare la Champions. Forza Lazio, prenditi ciò che ti spetta!
Stefano Gaudino