Il secondo primo giorno non si scorda mai. Perdonate l’ossimoro, ma ciò che è capitato a Mauri è davvero un tuffo nel passato. E’ accaduto tutto nella giornata di ieri: in mattinata visite mediche, alle 15 la firma sul contratto e poi alle 18 il suo primo allenamento stagionale al campo Fersini. Chissà cosa avrà pensato Mauri, di sicuro avrà vissuto un déjà vu.
CAPITANO SENZA FASCIA – Pronti, partenza e via. Il giocatore domani dovrebbe essere convocato per la gara contro il Bologna (salvo problemi burocratici) ma con ogni probabilità siederà in panchina. E’ tornato all’interno dello spogliatoio in punta di piedi, come se fosse l’ultimo arrivato e ha lasciato la fascia da capitano a Biglia, come riporta stamattina il Corriere dello Sport. Nella gara di ritorno del preliminare di Champions non potrà esserci, ma la Lazio ha intenzione di inserirlo nei 25 della lista Uefa nei 4 cresciuti nel vivaio nazionale. Si spera che questa lista venga consegnata per la fase a gironi della Champions League, piuttosto che in quella dell’Europa League.
IL NUMERO 6 PER ANTONOMASIA – Quella di Mauri è stata una scelta di cuore. Pur di tornare alla Lazio ha deciso di abbassarsi lo stipendio passando da 1 mln percepito fino a 2 mesi fa, a 700mila euro (più bonus legati alle presenze e agli obiettivi della squadra) per un altro anno. Il centrocampista brianzolo ha rinunciato a una parte dello stipendio, alla fascia da capitano ma non alla maglia numero 6. Ne ha parlato con Gentiletti, che l’ha presa in prestito per la gara di Supercoppa e l’argentino si è reso disponibile a cambiare numero.