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Lazio, un centrocampo da Champions

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tto anni dopo, ieri sera  il popolo laziale si è ritrovato all’Olimpico ad ascoltare la musica della Champions League. Una vittoria sofferta con un gol arrivato nel miglior momento dei tedeschi. Una rete realizzata proprio da Keita, al centro di numerose voci di mercato in questi giorni. Il diamante grezzo spagnolo ha brillato, ma la vittoria degli aquilotti è il frutto della compattezza dell’11 di Pioli.

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NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE – Una volta sostituito Miro Klose con il provvidenziale Keita, la squadra ha sofferto molto il fatto di non potersi affidare al lancio lungo verso il veterano tedesco. Pioli ha dunque fatto di necessità virtù, sfruttando la velocità del baby talento spagnolo, abile  a seminare scompiglio nella retroguardia teutonica. Senza punti di riferimento in attacco, il centrocampo biancoceleste si è ritrovato a fare i conti con la qualità ed i muscoli del centrocampo del Bayer. Çalhanoğlu si è dimostrato un portento, non a caso Terim lo ha fatto esordire in nazionale a soli 19 anni. La sua bordata da centrocampo ha gelato  Berisha e i tifosi biancocelesti. Notevoli anche le sgroppate di Bellarabi sulla fascia che hanno dato non pochi problemi a Lulic.

TAGLIO E CUCITO – Ciononostante la Lazio ha retto bene la pressione avversaria. Infatti una delle chiavi del match è stata, senza ombra di dubbio, la solidità del centrocampo laziale.  Merito del duo Biglia e Onazi, che hanno dimostrato una buona sinergia e affiatamento. Il nigeriano si è rivelato il solito lavoratore infaticabile. Presente su tutti i palloni, è stato una vera e propria furia, una gioia vederlo così pimpante dopo il lungo stop. Biglia ha incassato colpi su colpi come Rocky, con una freddezza e una calma olimpiche. Il centrocampo laziale ha eretto un muro solido, contro il quale Kießling e compagni si sono infranti. Per il resto la serata si può racchiudere nella fuga di Keita, nel diagonale vincente e nel “Vamos!” sotto la curva Nord.

ASPETTANDO FELIPE – In attacco Candreva è stato il solito moto perpetuo dal quale la Lazio non può prescindere. Altresì, tanti sono stati gli errori di Anderson, ma di certo non si può biasimare la sua voglia di splendere tra le stelle della Champions League. E’ lui la speranza del popolo biancoceleste per la partita di ritorno. Ad attendere gli undici di Pioli alla Bay Arena ci sarà una bolgia. Tuttavia, dato il vantaggio collezionato in casa, le possibilità per imbastire ripartenze pericolose sono concrete. Note a margine l’esordio per Milinković-Savić. Il ragazzo ha personalità e tanta voglia, ma è ancora troppo presto per inserirsi nell’ingranaggio perfetto di Pioli.

 

Lorenzo Centioni

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