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mareggiato mister Pioli per la brutta sconfitta dei suoi, ha espresso tutto il suo rammarico nella conferenza stampa del dopo partita di Chievo Lazio. Di seguito la conferenza completa:
Cosa succede alla Lazio?
“Non possiamo essere questi. Chiediamo scusa per la non prestazione di stasera. Dobbiamo cambiare registro immediatamente perché una squadra come la Lazio non può non avere reazione dopo una difficoltà”.
Si è rotto il giocattolo?
“Ci sta mancando la mentalità ed è negativo visto che è il nostro punto di forza. Stiamo mancando nello spirito di sacrificio e nella voglia di lottare. Non stiamo mettendo in campo le nostre qualità. Noi non siamo questi, non sono questi i valori che possiamo mettere in campo”.
Pancia piena dopo la scorsa ottima stagione?
“Pancia piena di cosa che non abbiamo vinto niente?! Questo inizio di stagione doveva avvalorare quanto fatto lo scorso campionato. Non è concepibile che abbiamo la pancia piena. Il problema è che abbiamo subito un contraccolpo dopo l’eliminazione dalla Champions. Ho fatto delle scelte per avere delle risposte che non ho avuto. Sono il primo responsabile e se le risposte sono queste vuol dire che devo lavorare meglio e lo devono fare anche i giocatori”.
Che tipo di mentalità serve alla Lazio per uscire da questa crisi? Con Lotito cosa vi siete detti?
“Le difficoltà le abbiamo avute e le avremo, ma le grandi squadre sono quelle che reagiscono, che sanno tener duro in questi momenti. Io capisco che l’eliminazione di mercoledì è stata una delusione per tutti noi, ma dobbiamo reagire. Mi aspettavo una mentalità diversa. Adesso si azzera tutto per tutti, dobbiamo lavorare in profondità. La sosta arriva nel momento giusto, dobbiamo ritrovare la mentalità di prima. Il presidente era giustamente arrabbiato perché non abbiamo onorato la maglia”.
Candreva, Parolo e Anderson stanno deludendo…
“Non voglio fare l’errore di parlare dei singoli. Qui il problema è di squadra che deve mettere in campo prestazioni più forti, soprattutto mentalmente. Stiamo concedendo troppo ai nostri avversari”.
Fabrizio Piepoli